Che cos’è il Jinjitsu?
Il Jinjitsu (人日) è la “festa dell’uomo o umanità”, una delle cinque feste principali tradizionali giapponesi (Gosekku). Si tiene il 7 gennaio, nel periodo del Capodanno, ed è anche conosciuto come Nanakusa no Sekku (letteralmente ‘Festival delle sette erbe’) a causa del consumo del porridge di riso condito con sette erbe diverse (nanakusa gayu) in segno di augurio e buona salute per il nuovo anno.
Origine
Il nome deriva da un’antica usanza cinese Renri che conduceva divinazioni per otto giorni a partire da Capodanno; ognuno dei giorni è dedicato ad un animale che era proibito uccidere. In particolare, questi giorni erano dedicati al gallo, al cane, al cinghiale, alla pecora, alla mucca, al cavallo e infine all’uomo; in quest’ultimo giorno, non venivano eseguite punizioni ai criminali.
Inoltre, questa tradizione potrebbe derivare dall’usanza di tenere banchetti alla corte imperiale il 7 gennaio, chiamata Nanuka no Sechie, durante il periodo Nara (710-784).
Curiosità
Il nanakusa-gayu si affermò come un evento per il Jinjitsu no Sekku, tanto che la sua preparazione diventò una cerimonia rituale. Dalla metà del periodo Edo, il rituale prevedeva l’abbigliamento formale per il capofamiglia per preparare i sette tipi di erbe, cantando nel mentre una canzone. La canzone può essere diversa per ogni regione. Inoltre, le erbe usate sono il prezzemolo (seri), la borsa di pastore (nazuna), la canapicchia comune (gogyō), il centocchio comune (hakobera), la lassana comune (hotokenoza), la rapa (suzuna) e il ravanello (suzushiro). Tuttavia, ogni regione usa diversi ingredienti, ad esempio: nella regione del Tohoku usano l’hondawara (un tipo di alga) o il kushigaki (un tipo di cachi), e nelle prefetture di Hiroshima e Kumamoto includono i mochi (dolci di riso) nel loro nanakusa-gayu.
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