Che cos’è l’Hinamatsuri?
L’Hinamatsuri (雛祭り) è una delle cinque feste tradizionali giapponesi (Gosekku), nota come la “Festa delle bambole” o “Festa delle bambine”; si tiene il 3 marzo, e in questa data si prega affinché venga data bellezza e salute alle bambine, passando la sfortuna alle bambole, e allontanandola da loro stesse. L’Hinamatsuri è anche conosciuto come Momo no Sekku (festa dei fiori di pesco), poiché i fiori di pesco erano di buon auspicio, e sono in grado di dissipare la sfortuna, allontanare il male e garantire la longevità.
In questa occasione vengono esposte su una piattaforma, le bambole ornamentali giapponesi (hina-ningyo), che rappresentano l’imperatore, l’imperatrice, gli attendenti e i musicisti della corte imperiale con vestiti tradizionali del periodo Heian.
Origini
Le origini risalgono al periodo Edo (1603-1867), quando iniziò in forma di gioco per le giovani ragazze della nobiltà, chiamato Hiina Asobi (Hina play); il quale “hiina” deriva da un vecchio diminutivo usato per cose piccole e affascinanti e si intendeva una bambola di quel periodo.
Nel periodo Edo (1603-1867), le donne della nobiltà spesso si sposavano in potenti famiglie di samurai, e nacque l’usanza di includere un set di bambole hina nel corredo della sposa, e di tenerle nella casa della famiglia in cui si era sposata.
Inoltre, inizialmente le bambole Hina giapponesi erano destinate ad essere collocate sui fiumi ed erano realizzate in carta e paglia, poi nel periodo Edo si era passati dalla carta alla ceramica.
Caratteristiche
Ci sono due tipi di bambole hina: “Kyo-bina” fatte a Kyoto, e “Kanto-bina” fatte nella regione del Kanto. Ad esempio, nel caso delle Kyo-bina, le bambole maschili siedono a sinistra (rivolte a destra) e le bambole femminili a destra. Mentre, in stile Kanto, le bambole maschili sono sedute a destra (rivolte a sinistra) e quelle femminili a sinistra. E non si tratta solo di questa differenza, varia a seconda dell’area e dalla posizione delle varie figure e gli oggetti che compongono la struttura.
Curiosità
Tra gli eventi più noti vi è quello di Iwatsuki, un distretto della città di Saitama, noto per essere il primo distretto di produzione di bambole del Giappone. Successivamente soprannominata come la Città delle Bambole. Ogni anno, la città tiene l’evento Machikado Hinameguri che è un insieme di molteplici attività pianificate intorno ai temi della visita, della creazione e del consumo di prodotti legati alle bambole.
A Tokyo, al Meguro Gajoen si trova la famosa scalinata dei cento gradini, in cui vengono esposte una serie di bambole vintage del Kyushu.
Ad Asakusa si tiene l’Edo Nagashibina Festival, ovvero festival delle bambole galleggianti: consiste nella tradizione di far galleggiare le bambole di carta sul fiume Sumida, pregando l’allontanamento della sfortuna dalle bambine.
Come ogni festività che si rispetti, tradizione vuole che vengano consumati una serie di cibi tradizionali come in questo caso, la zuppa di vongole (Hamaguri no osuimono) che rappresenta una coppia sposata che si completano perfettamente, come i due gusci di una vongola non sono completi l’uno senza l’altro. Un’altra delizia spesso associata all’Hinamatsuri è l’hishimochi, una torta di riso a forma di rombo che è colorata di verde, bianco e rosa; l’Hina-arare, è un altro famoso spuntino del festival, è un cracker di riso solitamente colorato di rosa, verde, giallo e bianco, in cui ogni colore rappresenta una stagione. Infine, c’è il chirashizushi, una ciotola di riso condita con ingredienti come radici di loto, gamberi e altri cibi che si crede portino fortuna e longevità.
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